"La gente a tutto è disposta a rinunciare, fuorchè ai propri errori."

(Indro Montanelli)







mercoledì 26 giugno 2013

VOGLIO DIVENTARE GRANDE!

Voglio diventare grande! Chi può aiutarmi a diventare grande? C’è qualcuno che possa aiutarmi? Sono stanco di essere solamente un bambino…voglio diventare un uomo!

Gridava forte quel piccoletto, con tutti i polmoni gonfi della sua voglia di cambiare. I suoi occhietti erano fieri ed altezzosi, ma la voce tradiva tutta la sua disperazione.

“Qualcuno qui ha voglia di crescere? Sei proprio sicuro di volerlo davvero?!” ecco farsi dappresso un ragazzetto, adulto anch’egli solo da pochi pleniluni.

“Certo che lo voglio: è la cosa che più vorrei in tutto il mondo! Voglio diventare forte come papà, voglio farmi crescere la barba e voglio perfino mettere la cintura ai pantaloni. Cosa può esserci di più di bello?! Puoi aiutarmi allora?”

“Dunque….” disse assumendo la posa di un professore a lezione “per essere grande devi, come prima cosa, smettere di piagnucolare, i grandi non lo fanno di certo! Poi devi smettere anche di avere paura: buio, fantasmi e qualsiasi altra cosa. Un adulto non ha mai paura, ricordalo. Infine, ed è la cosa più importante, devi assolutamente smetterla di cercare sempre la mamma. Più si cresce e più si sta bene da soli: si chiama indipendenza sai!

Hai capito adesso? Così si diventa grandi!”

Il bambino lo guardò con un visetto triste e spaventato, mentre gli occhi già si riempivano di lacrime: “Ma come faccio senza la mamma? Non esiste un altro modo per diventare grandi?”

“Ma certo che esiste” sospirò un uomo sorridente e calmo, che avrà avuto l’età di suo padre.
“Ascoltami bene: per diventare davvero grande devi, innanzitutto, trovarti un lavoro; anzi, un buon lavoro che ti piaccia e che ti faccia guadagnare molti soldi. Poi devi trovarti una fidanzata, bella ma anche brava, perché dovrà starti accanto per tutta la vita, e sarà faticoso. Infine potrete cercare una casa, magari con il giardino; all’inizio prenderete un cane, e poi avrete i vostri bambini. E a quel punto saranno loro a dover crescere.

Questo significa diventare grandi.”

“Ma come faccio a fare tutte queste cose? Sembrano davvero difficili! E poi, non penso proprio che avrò mai una fidanzata!” ci pensò un attimo e poi riprese: “Come vorrei, però, diventare grande…. ”

“Cosa vuoi tu, piccoletto?” rispose la sagoma di un vecchio, con la voce roca e stanca. Era di spalle. “Diventare grande….fammi pensare. Esiste solo un modo per crescere davvero e non è certo il più semplice: crescere, ragazzo mio, significa imparare ad aspettare! I bambini come te hanno sempre voglia di fare qualcosa di nuovo, di scoprire, di correre; conoscete bene la fretta, ma non considerate mai il tempo. Non avete proprio pazienza. Il gioco che volete, lo volete in quest’esatto momento, e comprarlo domani per voi non è più la stessa cosa. Arriverà il giorno, invece, in cui ti scoprirai ad aspettare un gioco, una situazione, una persona: sarai calmo, non urlerai e non piangerai…semplicemente aspetterai. In quel momento sarai diventato davvero un po’ più grande.

Ma da quel giorno in poi, tanta strada avrai ancora da fare, tante cose da imparare e tante emozioni da scoprire. Ma queste non te le posso proprio svelare…”

Si voltò solo dopo aver pronunciato queste ultime parole, pronto ad incontrare lo sguardo deluso di quel bambino determinato. Ma solo allora scoprì, senza troppa sorpresa, che se n’era già andato.

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