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Comunque qui siamo in una chiesa…per questo parlavo di Dio! Qui ci veniamo per pregare, ossia per parlare con Dio, che è come un grande papà…il papà di tutti! E allora come il sabato vado a trovare i nonni, così la domenica veniamo qui a trovare quest’altro papà…
L’unica differenza è che quando vado dai nonni, che sono anziani, bisogna sempre chiedere loro come stanno e loro cominciano a parlare di tutti i loro acciacchi e, poi, ti danno un bacione e ti raccomandano di divertirti, almeno tu che sei così giovane! Qui invece, da quello che ho capito, più che chiedere a Dio come sta lui, si comincia a raccontargli come stiamo noi, quello che non va, quello che vorremmo, quello che abbiamo sbagliato…Si, credo che più o meno sia così!!!
Se devo essere ancora più preciso -infatti vedo che il tuo musetto sta diventando sempre più scuro e perplesso!- qui ci troviamo all’entrata della chiesa e tu sei…nell’acqua Santa! ------------------------------------------------------------------
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Lo so , lo so…ti starai sicuramente innervosendo e domandando cosa sarà mai ora pure l’acqua santa!? Comunque direi che per te che sei pesce sia sufficiente sapere che sei in acqua…che poi evidentemente non è diversa dall’acqua del lago!!!
[Nota Bene (per Andrea): ricordarsi di domandare alla mamma, in maniera vaga e senza farle sospettare nulla, la differenza tra l’acqua Santa e l’acqua del rubinetto…cosa renderebbe la prima santa e la seconda buona solo per lavare i piatti, perché a berla “sa di tubo”?]
Tornando a noi Trotsky…allora hai capito qualcosa? Sono riuscito a toglierti qualche dubbio? Almeno ti fidi un pochettino di più di me???”
“ Beh…( temporeggia il pesciolino strofinandosi con la pinna sotto la bocca, come se si dovesse pulire dalla cioccolata!) diciamo che almeno ora so dove sono, in una…chieeeeeesa, nella casa di questo grande signore; ho capito, inoltre, che questo signore non è un mammifero, insomma è diverso da voi, come da me… sarà di un’altra razza no? E speriamo che non utilizzi anche lui gli ami!!! Poi, credo di aver capito che di te, piccolo mammifero Andrea, mi posso fidare! Certo i pesci rossi come me sono mooooolto diffidenti ed è mooooolto difficile, come ti ho già detto, tentare di ingannarli…tuttavia, dopo un’attenta analisi, direi che possiamo anche essere amici no? Anche perché io sono qui già da qualche giorno e, se devo essere sincero, mi sto davvero annoiando, tutto il tempo da solo! Avrei proprio bisogno di qualcuno, mammifero o meno, con cui scambiare quattro parole e con cui chiarire qualche curiosità.
Un dubbio, però, rimane: come sono arrivato fino a qui? Tu ne sai qualcosa? E come mai non ci sono i miei genitori? Chi mi ha preso e perché?”
“Ah beh, ti ringrazio molto per la fiducia che mi stai dando e sono onorato di essere tuo amico! Ti prometto, dal momento che la tua razza è mooooolto diffidente, che non tradirò mai la tua fiducia e non farò nulla che possa mettere in pericolo la tua vita e, dunque, la nostra amicizia. Guarda, se potessi, ti stringerei la mano per sancire il nostro patto (I grandi lo fanno sempre quando vogliono farsi vedere convinti di qualcosa…Papà dice che è un gesto con il quale si prende un impegno…anche se mi sa che non tutti sanno bene cosa significa, perchè ho visto alcuni grandi che promettono, si stringono la mano, fanno dei grandi sorrisi sicuri e, poi, non rispettano mica quello che dicono…saranno indecisi?!) ----------------------------------------------------------------------------------------------
Ora, però, purtroppo devo darti una delusione: non so proprio come tu sia arrivato sin qui. Io non abito qui e solo adesso mi sono accorto di te!
Al massimo posso tentare di fare qualche ipotesi…magari sei stato pescato da qualche papà che voleva regalarti a suo figlio, poi magari la mamma si è arrabbiata perché non voleva un pesce in casa ( non ti offendere, ma le mamme arricciano sempre il naso quando si parla di animali in casa, soprattutto se si parla della loro casa!!!) e allora…non sapendo dove metterti hanno pensato di lasciarti in chiesa! Infondo è un posto sicuro! Non volevano che tu fossi in pericolo! Pensa che tanti anni fa ci lasciavano anche i bambini davanti alle chiese; i bambini come me, solo ancora più piccolini, appena nati. Se la mamma era povera e il papà non c’era, si portava il bambino in chiesa, lo si affidava a Dio, o al parroco, così era al sicuro…magari hanno pensato di fare lo stesso anche con te. E infatti ora sei al sicuro…hai anche trovato un amico come me!!!”
“Mah…non saprei…non mi ricordo proprio di aver conosciuto nessun bambino! E poi, se fossi stato “pescato”, me ne sarei sicuramente accorto!
Comunque ritornando alla mia curiosità, forse tu potresti chiarirmi un altro dubbio, visto che mi sembra tu conosca un sacco di cose più di me!
E’ da stamattina, da quando il sole è cominciato a filtrare da quel grande portone che c’è un via vai continuo di persone e poi, l’atmosfera è proprio strana…tu mica sapresti dirmi cosa sta succedendo? Il signore che abita qui (lo so perché lo vedo tutti i giorni passare avanti e indietro!)
[a proposito, mica sarà lui quel grande signore che tutti venite a trovare…?!]
Beh quel signore, stamattina si è svegliato prestissimo, l’ho sentito fare un sacco di giri e poi si è cambiato d’abito ed ora è elegantissimo!!! Poi sono arrivati tanti altri mammiferi (ooops: persone!): chi strofinava a terra, chi portava un sacco di fiori, e chi, invece, montava come dei “piccoli soli” in giro per al chiesa…mah, non ho mica capito un granché!?”
“Ohi calmo, calmo…una domanda alla volta…altrimenti anche io inizio a confondermi, sono sempre un bambino sai?!
Allora il signore che abita qui non è quel signore che tutti veniamo a trovare…cioè, veniamo a trovare pure lui…anche perché in realtà è lui che ci accoglie, che parla e ci racconta la storia dell’altro signore, del grande papà ----- ----- ----- ---- ---------------------------------------------------------------------------------------
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Insomma, direi che quel signore che hai visto tu è il parroco, diciamo un custode della chiesa e della storia dell’altro signore, di Dio.
In realtà, infatti, credo di non averti ancora spiegato che Dio… … …. non si vede, c’è ma non c’è. Come dicevi prima tu, è di un’altra razza; ci sono i pesci come te, i mammiferi come me, gli uccelli come il canarino della mia vicina di casa e…poi c’è Dio, che non si vede perché abita in cielo, perché non è come noi che abbiamo la pelle, le ossa, il sangue…lui non è così…e allora non lo possiamo vedere…ma c’è, e lui ci vede, ci ascolta e ci protegge.
Mamma mia con tutte queste domande mi stai confondendo, mi vengono mille dubbi e, alla fine, non so neppure io quello che dico!
Piuttosto ti ho chiarito un po’ le idee?”
“ Mpah Mpah…” annuisce il pesciolino aprendo e chiudendo la bocca.
“Bene…molto bene! Allora ora posso iniziare a raccontarti di oggi! Oggi è un giorno bellissimo sai? Un giorno di festa, come quando non vai a scuola ma non stai neanche male…magari hai una visita ma poi torni a casa a giocare; oppure come quando c’è lo sciopero perché le cose vanno male, le maestre si lamentano e noi rimaniamo a casa a dormire! [ che poi ti senti pure un po’ in colpa, perché se le cose vanno male dovresti essere triste pure tu no? Anche se magari hai sentito un gran parlare ma non hai mica capito nulla! ] Comunque…un giorno bello come quelli, anzi forse di più!
Oggi, infatti, si sposano Angelamaria e Paolo, due nostri cari amici anzi, per l’esattezza, due amici di mamma e papà. Anche io però ho un ruolo molto importante (hai visto come sono elegante…sembro grande! Ho lo stesso vestito di Paolo, solo un po’ più piccolino!!!); comunque, quando il parroco avrà chiesto agli sposi se vogliono davvero stare insieme, proprio in quel momento la mamma mi farà un cenno ( ha detto che più che altro mi lancerà solo uno sguardo, perché sennò si accorgono tutti e non è bello! Io perciò dovrò stare tanto attento…pensa se mi distraggo e tutti mi stanno ad aspettare!?! Che figuraccia che farei!!!)… … …Va bè, comunque, dove ero arrivato?
Ah ecco, proprio in quel momento io devo andare vicino al prete, (senza correre e senza ridere!!!), con in mano un cuscinetto un po’ lucido con sopra legati due anelli, che poi gli sposi dovranno infilare e non togliersi mai più! Hai capito che momento incredibile!
(Che poi, ci pensi come può essere portare un anello tutta la vita?! Anche perché io vedo che la mamma il suo anello se lo toglie spesso, quando lava i piatti, quando cucina, quando fa la doccia… …mi sa che l’importante, allora, sia che poi se lo rimette sempre, non se lo dimentica mai! Come quando ho l’appuntamento dal dentista, magari passa un mese ma lei se lo ricorda sempre!!! Quante volte ho sperato che se lo dimenticasse…uff…poi però finisce sempre che, proprio quando mi sono dimenticato io di doverci andare, ecco che durante la cena la mamma mi guarda e mi dice con quella faccia mezza seria e mezza sorridente “Andrea, ti ricordi che domani abbiamo un impegno, vero? Il dentista ti aspetta!” Che strazio!)
[ Psss Psss: questo è evidentemente un altro di quei dubbi (assolutamente leciti e comprensibili) che è meglio non far sapere alla mamma e al papà! Hai capito, tu che stai leggendo??? ]
“Ah ecco…sposarsi eh!? Scusami piccolo amico per l’insistenza…e poi sicuramente ti starò annoiando parecchio, solo che, ancora una volta, non ho ben capito ciò di cui stai parlando…Anzi no, in realtà una cosa l’ho capita: oggi è un giorno di festa e qui state per fare dei bei festeggiamenti. I tuoi occhi, infatti, sono talmente lucidi e brillanti che assomigliano alla superficie del mio laghetto nei giorni assssssssolati di primavera; non c’è nulla di più bello e felice di quel luccichio e, quindi, tutto ciò che gli somiglia non può che essere qualcosa di altrettanto bello e sereno!!!
Se i nostri occhi ( quelli dei pesci come me intendo ) sono sempre gli stessi…diciamo pure che siamo degli animali mooooooolto introversi e non vogliamo dimostrare ciò che proviamo [ti ricordi la proverbiaaaaale diffidenza della mia razza no!?], beh gli occhi dei mammiferi invece non mentono mai…basta solo guardarli bene, con un po’ di calma e di silenzio. -------------------------------------------
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Anche questo me lo ha insegnato papà: quando i mammiferi come te si affacciavano nel mio specchio d’acqua era sempre una situazione pericolosa, non potevamo mai sapere che cosa volessero o se volessero farci del male; io all’inizio ero tanto spaventato e, appena scorgevo un’ombra a pelo d’acqua, scappavo di corsa sul fondo del laghetto, confondendomi tra le alghe. Poi, un giorno il mio papà mi prese per la pinna e, con sguardo severo, mi disse che non dovevo aver paura, “La paura è di chi non conosce, di chi non sa…solo la conoscenza può sconfiggere la paura, non il coraggio, non la forza!” E allora mi ha spiegato che dagli occhi, dai vostri occhi si può capire bene cosa pensate e cosa volete…Così negli anni sono diventato persino amico di uno “zampa-lesta” che, lungi dal voler fare di me il suo pranzo, era solo in cerca di indicazioni per ritrovare la sua gattina smarrita! Allo stesso modo, oggi ho incontrato te e, dopo qualche istante di innata paura, ti ho guardato negli occhi e ho capito…Di tanti sentimenti, la fiducia è probabilmente il più difficile da provare, non trovi?”
“E’ davvero incredibile amico mio…tu sei un pesce, hai sempre vissuto in un laghetto e già hai capito così tanto di noi umani! I grandi perdono ore ed ore a discutere, scrivono libri, fanno addirittura conferenze sui sentimenti umani e poi?! E poi arriva un pescetto che da solo [per l’esattezza con la gentile collaborazione dell’educazione genitoriale- ovvero i sermoni di mamma e papà] già ha potuto comprendere così tanto! Sei proprio un pesce saggio e, se tuo papà potesse vederti, sono sicuro che sarebbe molto fiero di te e di tutto quello che hai imparato.
E poi, pensandoci bene, tu stavi parlando di fiducia vero? Beh allora non mi sarà certo difficile farti capire cosa sia un matrimonio!!!
La fiducia, infatti, come dicono sempre papà e mamma, è la base fondamentale di qualsiasi rapporto, di amicizia o d’ amore. Quando vuoi bene a qualcuno ti ci affidi, diciamo che metti te stesso, quello che pensi e anche i tuoi sentimenti un po’ nelle sue mani; per farti un esempio, tu vuoi molto bene al tuo papà e, infatti, quando lui ti ha detto di non fuggire sotto le alghe, anche se tu avevi tanta paura, ti sei fidato e sei rimasto…hai messo la tua paura nelle sue mani, perché sapevi che l’avrebbe sconfitta lui per te. Ecco, così avviene anche nei matrimoni, solo che se il papà e la mamma sono sempre stati con te, quando ti sposi decidi, invece, di affidarti a qualcuno che prima non c’era e che poi hai RI-conosciuto ed è diventato sempre più importante. Decidi di fidarti perché così non avrai più paura, o magari ne avrai ancora, ma insieme a qualcun altro e, allora, la paura sembrerà tanto più fragile!
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Piccola Postilla di carattere linguistico destinata alla libera fruizione da parte di ogni pesce: “Fiducia” = lat. Fidùcia da Fidère –credenza e speranza in persona, o anche nel buon successo di checchessia, fondate su segni e argomenti certi o molto probabili. Si usa anche per credito o stima. “Matrimonio” = lat. Matrimònium comp. di Matèr madre, genitrice e suffisso –Mònium che trovasi anche in Patri-mònium, merci-mònium ed accenna ad agente ed azione -1. dicesi matrimonio la cerimonia, il rito in cui un uomo e una donna dichiarano di voler essere marito e moglie 2. unione legittima dell'uomo e della donna per creare una famiglia e perpetuare la specie (… … … Ma allora ci si sposa per essere in 2 o in 3/4/5….???Mah! )