"La gente a tutto è disposta a rinunciare, fuorchè ai propri errori."

(Indro Montanelli)







lunedì 6 febbraio 2012

3. PINNA D'INGRANDIMENTO

… … …    … ….

 Il faccino del piccolo Andrea viene attraversato da un lampo di felicità che salendo dalle labbra raggiunge gli occhi ed esplode in una combinazione di euforia ed eccitazione:
“Ehi ma tu parli? Dico a te pesce…tu parli davvero?”
Io…Io…No No, non è che Parlo…Ecco ho solo detto il mio nome, Trotsky appunto
Le labbra del piccolo Andrea si arricciano tutte in una smorfia di perplessità che non riesce però a sconfiggere la gioia che sgorga come una fontana dagli occhietti vispi:
“Beh…se dici il tuo nome allora parli…oppure sai dire solo come ti chiami?”
Ecco che Trotsky passa in rassegna tutte le raccomandazioni del papà sui mammiferi, sul pericolo, sulla necessità di essere sempre cauti. Ma si sa, i piccolini, che siano mammiferi o altro, non riescono a non nutrire una fiducia illimitata nei confronti del mondo, o perlomeno di quel mondo amichevole e rassicurante, dipinto per loro dai genitori.
E’ così che la pinna dorsale del pesciolino inizia a compiere dei piccolissimi movimenti verso destra e sinistra tanto da staccare il corpicino dal fondo e da farlo risalire appena un po’ verso la superficie.
Ecco io…….molto piacere [ecco il nostro eroe rompere ogni indugio e gettarsi sprezzante del pericolo verso l’ignoto, un ignoto che però ha le sembianze assai rassicuranti di un bambino!]
Molto piacere di conoscerti,  sono Trotsky,  direttamente dall’antica stirpe dei pesci rossi di stagno con pinna agilissima e dal colore rosso dorato
-----------------“Quindi ti avverto che se volessi tentare di rapirmi con l’inganno, probabilmente non ci riusciresti vista l’agilità che contraddistingue la mia razza

Mentre si presenta in questo modo il pesciolino acquista una sorta di strana sicurezza, sufficiente, però, per farlo arrivare molto vicino a quel faccione parlante, talmente vicino che, qualora il bambino allungasse un dito, probabilmente verrebbe smentita quella proverbiale agilità della sua razza che tanto stava decantando.

“Beh, il piacere è tutto mio Trotsky! Io mi chiamo Andrea, sono un bambino e…non credo ci siano delle particolarità della mia specie da raccontarti!!!”
Mentre dice così il bambino scoppia a ridere cercando, però, con gli occhi il musetto del suo nuovo amico e sperando di scorgervi un po’ di partecipazione…
Bastano pochi secondi e i due scoppiano in una grassa risata!!!

Ahahahahaha---------Ihihihihihih---------ahahahahahah----------

“Ora che siamo diventati amici posso chiederti una cosa Trotsky?”
Dimmi pure piccolo mammifero !
“Ma come sei arrivato sin qui? Voglio dire, spero che non ti offenderai se ti dico che questo non è esattamente il posto giusto per un pesce…Non fraintendermi, io sono molto contento che tu sia qui, solo che…come dire: io vengo spesso qui (diciamo tutte le settimane con i miei genitori da quando sono nato) e non ho mai incontrato un pesciolino…e dico mai e poi mai!!! [ E pensare che ho perlustrato mille volte ogni angolo di questo posto nei momenti di noia!!! ]

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Forse sei venuto a pregare anche tu?! Magari c’è qualcuno di malato nel tuo lago, un bisnonno o una prozia, e allora sei venuto qui per pregare un po’…. Ma, scusa la domanda, i pesci pregano? E se sì, chi pregano? Voglio dire è lo stesso nostro dio? O magari è il dio dei paesi caldi?
                         [Ppppsssssss: “Ehi Voi, Voi che state leggendo!!!Mi vedo costretto a supplicarVi (cosa in sé davvero poco elegante!) a non rivelare alla mamma quello che sto tentando di dire al mio amico….infondo ad un amico si fanno le confessioni più segrete…ed io le faccio a Trotsky! Il fatto, poi, che Voi possiate sentirle (anzi leggerle) vi rende nient’altro che dei ladri di segreti!!! Perciò Vi prego, sbircioni di confidenze altrui, di tacere e non rivelare…D’accordo???]

Devi sapere, infatti, caro pesciolino che esistono diversi “Dii”…Se accendi la Tv, infatti, verso l’ora di cena il notiziario ti inizierà a raccontare di combattimenti, guerre, povertà…Mentre un signore parla, potrai vedere delle immagini di paesi caldi, deserti e sole cocente!
Un posto che ogni volta ti fa venire una voglia di andare al mare!!!

Ma non lo puoi dire, perché sennò papà inizia a spiegarti che quei posti sono pericolosi, che c’è sempre la guerra (anche quando in Tv si dice che non c’è !!!) e, soprattutto là ci sono persone tanto diverse da noi, talmente diverse che credono in un altro Dio….
Beh…questa storia di un altro Dio io ancora non l’ho capita tanto bene! Come possono esserci diversi “Dii”? Che fanno convivono? Si dividono il cielo così come noi ci dividiamo la terra? -----------------------------------------------------------------

E poi hanno gli stessi poteri? Oppure ciascuno ne ha di particolari come i supereroi[1]…ma se così fosse allora magari bisognerebbe pregarne uno o l’altro a seconda delle esigenze! Mah…
Se devo essere sincero, caro amico squamoso, queste domande mi vengono sempre in mente, anche se mamma e papà dicono che non devo pensare a queste cose; speriamo che non faccia un grandissimo peccato! Loro, quando glielo chiedo, diventano tutti rossi, si guardano in silenzio e poi ricominciano con la storia dell’età, delle cose che si capiscono man mano e, dopo un giro di parole di lunghezza ed intensità variabile, concludono con “perciò questo argomento è uno di quelli che possono essere capiti solo da grandi…non avere fretta e un giorno tutti i tuoi dubbi si chiariranno”. Che poi, io non sono mica sicuro che per loro sia stato così! Infatti quelli che si vedono in Tv all’ora di cena litigano, non si parlano o addirittura si uccidono…e quelli non sono forse grandi abbastanza? Come mai loro ancora non hanno capito?
Ora voglio proprio sapere come è il Dio dei pesci, dimmi tutto così vediamo se capisco qualcosa in più.”

“Pregare? Dio? Prozii malati? Ecco…non capisco proprio cosa intendi ! onestamente non ti  posso dire come sono arrivato sin qui e… non saprei dirti esattamente neanche dove siamo adesso ! ma per questo credo tu mi possa aiutare, giusto?
Cominciamo dall’inizio: come ti ho già detto mi chiamo Trotsky e sono un pesce rosso. La mia famiglia proviene dalla lontana tundra russa, e da qui l’originalità del mio nome! Io, però, sono nato qui, in un bel lago (diciamo uno stagno!) e lì mio padre ha subito cominciato ad insegnarmi come si vive da pesce: ci sono tanti pericoli sai negli specchi d’acqua, soprattutto in quello dove abito io perché ci si affacciano tanti mammiferi, sia grandi sia piccolini come te! Subito mi ha insegnato a difendermi dalle carpe…non so se ne conosci qualcuna, ma sono terribili !!! Sempre con quel muso sornione, sembrano perennemente stanche e distratte, ti passano vicino e sembrano non notarti neppure. Ma poi basta un attimo e ZAN ! ecco che ti afferrano e cominciano a solleticarti con quei loro baffoni appuntiti… Papà lo dice sempre “ Mai fidarsi del muso di un pesce…dal muso si può vedere il suo essere bello, non il pericoloso ! ” E’ tanto saggio il mio papà sai .
Poi ha iniziato a parlarmi di voi mammiferi e, onestamente, mi ha spaventato parecchio! Dice che voi infondo siete il più grande pericolo per ogni pesce…peggio addirittura degli “zampa lesta” ! [2]
Voi ci ingannate, ci prendete in giro con l’ amo, lo camuffate, nascondete la verità e ci tentate con dei vermetti succulenti…Papà dice sempre che non bisogna mai fidarsi di un mammifero!
“Chi vive all’asciutto non può avere pietà di un pesce, mai !!! “ Nessun pesce che si sia allontanato dal lago e che abbia avuto a che fare con voi è mai tornato; si dice che alcuni, i più fortunati, siano stati messi in un laghetto piccolo piccolo, da soli, costretti a girare intorno ad un’alga che non è un’alga e a mostrare in continuazione la loro pinna a tutti quei faccioni curiosi…
Così sono cresciuto sino a che un giorno, non so ancora come, mi sono ritrovato qui, solo, senza neppure sapere dove sono e perché. Oggi, inoltre, ho incontrato te che sei un mammifero e, perciò, dovrei aspettarmi grandi problemi in vista… diciamo pure che io ancora non ho capito nulla!!!
E per giunta ora tu mi parli di dio, di pregare, di guerre e di litigi tra mammiferi…mah…
Tanto per iniziare vorrai scusarmi se mi permetto di chiederti esattamente dove siamo??? ???”


Stai calmo pesciolino…capisco che gli insegnamenti del tuo papà ti rendono sospettoso ma io non sono proprio un mammifero (credo!?)…va bè non lo so…però so che sono un bambino e, si sa, i bambini vogliono bene agli animali…non ti voglio fare del male e poi…io non ce l’ho un acquario in caso!!!



[1] Ogni riferimento ai “Fantastici 4” o simili è caldamente scoraggiato, qui o altrove, dall’autore.
[2] Con “zampa lesta” il nostro eroe intende il comune gatto cittadino. Da non confondersi con “ artiglio mortale”, con cui si intende invece il gatto di campagna, allo strato brado (notoriamente più capace ed avvezzo alla caccia e al procacciare il cibo).

1 commento:

  1. Carino! continua?
    Originale l'idea di "agganciare" il lettore, come se questo racconto fosse REALTà... perchè di pura realtà purtroppo c'è e come se c'è!Anzi... se avessi la possibilità farei la spia e lo direi alla mamma.... :) si, perchè i bambini dovrebbero crescere con le verità, bisognerebbe sempre saper spiegare tutto ciò che chiedono, ma purtroppo in pochi sono capaci.
    Il mondo dei pesci dunque è molto simile al nostro... anche loro hanno dei nemici, non vanno d'accordo con alcuni loro simili, non si fidano delle apparenze e di altri mammiferi,ma....il pesciolino non riesce a capire il problema dei Dii,(o Dei!?) proprio perchè c'è una sostanziale differenza... loro, come tutti gli animali, combattono per la sopravvivenza.... noi combattiamo per cosa???per chi??? Perchè ci sono le guerre??? Perchè ci sono sempre state tra uomini??? La nostra specie è forse destinata ad avere nemici per sempre??? Di sicuro siamo destinati ad essere sempre un pò bambini con la mente piena di eterni "perchè"..........

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